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Il quadro legislativo europeo: innovazione e sviluppo tecnologico, per una maggiore efficienza energetica delle lampadine

LA POLITICA ENERGETICA EUROPEA

Negli ultimi anni, la crescente attenzione dedicata ai cambiamenti climatici in atto ha puntato i riflettori sulla necessità di implementare politiche e strategie dedicate  all’efficientamento energetico e alla tutela dell’ambiente. 

L'Unione europea, da tempo, impegnata in questo campo sia sul piano interno sia a livello internazionale, ha fatto della lotta al cambiamento climatico una delle priorità del proprio programma di interventi. In questo contesto si inserisce il documento “Una politica energetica per l'Europa”, analisi strategica della situazione energetica in Europa che introduce il pacchetto integrato di misure che istituiscono la politica energetica europea (il cosiddetto pacchetto "Energia").

Tra gli obiettivi della politica energetica va annoverata la riduzione delle emissioni di gas serra, la cui generazione è legata, per l’80%, alla produzione e al consumo di energia. L'UE si è impegnata a ridurre di almeno il 20% le proprie emissioni interne entro il 2020, nell'ambito del piano d'azione per l'efficienza energetica.

Il piano di azione intende sensibilizzare la società civile e i diversi stakeholders, e trasformare il mercato interno dell'energia, in modo da fornire ai cittadini dell'Unione europea infrastrutture, prodotti, processi e servizi energetici che siano globalmente i più efficienti sul piano energetico.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici e altre apparecchiature che consumano energia, è stata introdotta una combinazione di norme sul rendimento energetico e un sistema di etichettatura e di valutazione dell'efficienza energetica, al fine di fornire informazioni utili ai consumatori.
A questo scopo la Commissione ha:

  • Introdotto dei requisiti minimi di progettazione ecocompatibile per migliorare il rendimento energetico di 14 gruppi di prodotti (fra cui caldaie, televisori e sistemi di illuminazione).
  • Rafforzato le norme sull'etichettatura, in particolare con un aggiornamento regolare delle classificazioni e l'estensione delle norme ad altre apparecchiature. 

Il quadro legislativo per l’illuminazione

La progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia
La 
Direttiva 2009/125/UE ErP del 21 Ottobre 2009 (GUUE 31/10/2009) ha modificato la Direttiva 2005/32/CE EuP, estendendone il campo di applicazione anche agli Energy Related Products, ovvero quei prodotti che, sebbene non consumino direttamente energia (ad esempio i serramenti, i materiali isolanti o i rubinetti per l’acqua), hanno una diretta relazione con il consumo energetico degli EuP (Energy using Products). 

La Direttiva 2009/125/UE è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo 16 febbraio 2011, n. 15, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 8 marzo 2011.

Da un punto di vista tecnico la Direttiva non ha apportato alcuna modifica significativa ai prodotti per i quali esistevano già dei Regolamenti attuativi. Essa ha definito un quadro normativo generale e ha stabilito le regole per la definizione dei requisiti tecnici, emanati dalla Commissione Europea mediante regolamenti attuativi, ai quali i produttori di dispositivi dovranno attenersi, già in fase di progettazione, per incrementare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale negativo dei propri prodotti durante tutto il loro ciclo di vita (produzione – uso – fine vita). 

Per quanto concerne l'illuminazione, e con specifico riferimento al settore domestico, i requisiti sono stabiliti dal Regolamento (CE) n. 244/2009 Misura di implementazione per le lampade non direzionali di uso domestico e dal Regolamento (UE) n. 1194/2012 Misura di implementazione per lampade direzionali, LED e relative apparecchiature.

Regolamento (CE) n. 244/2009
Nel 2009 la Commissione Europea pubblicò sulla Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento (CE) n. 244/2009, che ha determinato la messa al bando graduale delle tradizionali lampadine a incandescenza e anche delle meno efficienti tra quelle a fluorescenza.

La tradizionali lampadine a bulbo, che in quel momento rappresentavano la tipologia più diffusa in Europa, utilizzano una tecnologia sviluppata nel 1800 ormai ampiamente superata dal punto di vista del risparmio energetico. Esse, infatti, trasformano in luce solo una quantità compresa tra il 5% ed il 10% dell’energia impiegata. La quota rimanente viene, invece, dispersa sotto forma di calore. L’efficienza luminosa è di circa 13 lumen/watt. Le lampadine di nuova generazione, fluorescenti, alogene e LED hanno efficienze nettamente maggiori.

Per questo motivo l’Unione Europea decise di “pensionare” le vecchie lampadine a incandescenza, affinché fossero gradualmente sostituite dalle nuove lampadine più efficienti per garantire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e di emissioni di gas serra nell’atmosfera. La proscrizione, organizzata in 4 fasi successive, ha portato all’eliminazione dagli scaffali delle lampadine poco efficienti come riassunto di seguito:

  • 1° settembre 2009: bandite lampadine a incandescenza maggiori o uguali a 100 watt e qualsiasi tipo di lampadina opale, bianca, non chiara.
  • 1° settembre 2010: bandite le lampadine a incandescenza maggiori o uguali a 75 watt e continua il divieto di immissione di qualsiasi tipo di lampadina opale, bianca, non chiara 
  • 1° settembre 2011: bandite le lampadine a incandescenza maggiori o uguali a 60 watt e continua il divieto di immissione di qualsiasi tipo di lampadina opale, bianca, non chiara.
  • 1° settembre 2012: bandite le lampadine a incandescenza maggiori o uguali a 6 watt e continua il divieto di immissione di qualsiasi tipo di lampadina opale, bianca, non chiara. Non è, quindi, più possibile immettere sul mercato le lampadine ad incandescenza di piccola potenza, ovvero con flusso luminoso maggiore di 60 lumen.

Dal 1 settembre 2012 ha avuto inizio quindi la “fase 4” per effetto della quale si compirà la graduale trasformazione del mercato prevista dalla Commissione Europea. Le lampadine ancora in vendita nei negozi o presso i distributori possono essere commercializzate fino ad esaurimento scorte. Infatti, per maggiore chiarezza, si precisa che le nuove restrizioni si applicano nello specifico ai soli prodotti immessi sul mercato europeo dopo tale data.

Regolamento (UE) n. 1194/2012 
Il 14 dicembre 2012 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento (UE) n. 1194/2012 recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. 

Il nuovo Regolamento prevede l’estensione dei requisiti di progettazione ecocompatibile anche per i seguenti prodotti per l’illuminazione:

  • Lampade LED (Direzionali e per le Non direzionali si aggiungono dei requisiti prestazionali a quelli già introdotti con il Regolamento 244/2009)
  • Moduli LED
  • Lampade direzionali (di tutte le tecnologie)
  • Unità di alimentazione per lampade a filamento (trasformatori per lampade ad alogeni
  • Unità di alimentazione per lampade LED (trasformatori elettronici)
  • Dispositivi di controllo per lampade (Interruttori, dimmers, sensori)
  • Apparecchi di illuminazione per lampade a filamento, CFLi e LED 

I nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile diverranno obbligatori ed entreranno in vigore secondo il seguente schema:

  • Fase 1: 1 Settembre 2013 (per alcuni parametri di lampada vi è una deroga fino al 1 marzo 2014)
  • Fase 2: 1 Settembre 2014
  • Fase 3: 1 Settembre 2016

Un importante elemento introdotto con il nuovo Regolamento (UE) n. 1194/2012 riguarda i prodotti più in auge: i moduli LED. Il tentativo intrapreso dalla Commissione attraverso le nuove prescrizioni è di regolamentare, con la marcatura CE obbligatoria dal 1 settembre 2013, anche i parametri tecnici dei moduli LED che per molto tempo sono stati privi di una valutazione omogenea e confrontabile.

Consumi energetici e etichettatura
Il 18 giugno 2010, sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, venne pubblicata la 
Direttiva 2010/30/CE concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti, che sostituisce la 92/75/CEE (con effetto dal 21 luglio 2011 – rif. Art.17). 

La Direttiva 2010/30/CE  è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo 28 giugno 2012, n. 104 pubblicato il 20 luglio 2012 sulla Gazzetta Ufficiale n. 168.

Lo scopo della Direttiva è esteso anche agli “energy related products”, ovvero quei prodotti che, pur non direttamente, impattano sui prodotti connessi all’energia. È la direttiva quadro per ciascuna delle direttive specifiche di etichettatura dei prodotti.

Con particolare riferimento al settore illuminazione è stato introdotto il Regolamento delegato (UE) N. 874/2012 della Commissione del 12 luglio 2012 che integra la Direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo di energia delle lampade elettriche e degli apparecchi di illuminazione.

Il Regolamento estende, a partire dal 1° settembre 2013 e fatto salvo per i prodotti già immessi sul mercato prima di tale data, l'etichettatura energetica alle lampade direzionali e introduce nuove classi di efficienza energetica.

Le principali novità introdotte da Regolamento (UE) n. 874/2012 sono: 

  • Nuova classificazione di efficienza energetica: da A++ (altamente efficiente) a E (poco efficiente). Rispetto alla classificazione precedente (da A a G), la nuova mette in evidenza il miglioramento in termini di efficienza energetica delle nuove tecnologie disponibili. La classificazione energetica indica esclusivamente il livello qualitativo di conversione dell’energia consumata dalla lampadina, ovvero se l’energia consumata è utilizzata in maniera efficiente o meno, ma non fornisce un dato quantitativo di consumo 
  • Introdotto il dato relativo al consumo annuo ponderato di energia espresso in kWh/1000h. Questo nuovo elemento consentirà di acquisire consapevolezza circa l’effettivo peso dei consumi energetici delle diverse tipologie di lampadine e confrontare i diversi prodotti anche in termini di consumo energetico, con una maggiore percezione dei consumi in bolletta. 
  • La nuova etichetta energetica sarà estesa anche a lampadine che in precedenza ne erano esentate come, ad esempio, le alogene a bassa tensione e le lampadine direzionali. 
  • La versione grafica della nuova etichetta energetica riportata sulla confezione delle lampadine, potrà essere a colori o in versione monocromatica.

Inoltre, il Regolamento introduce, a partire dal 1° marzo 2014 e fatto salvo per i prodotti già immessi sul mercato prima di tale data, un’etichetta informativa per gli apparecchi di illuminazione esposti nei punti vendita. Questa etichetta fornisce informazioni circa l’efficienza energetica delle sorgenti luminose compatibili con l'apparecchio e/o delle lampadine eventualmente già incluse nella confezione d’acquisto, indicando l’eventuale utilizzo negli apparecchi di moduli LED non sostituibili.